Tra tutti noi, Domenico è forse quello che ha seguito il percorso più alternativo, prima di arrivare qui a Rawfish. Da Bari a Vicenza, facciamoci raccontare da lui la sua avventura.

Una frase o una caratteristica che ti definiscano?.

Una caratteristica, con le frasi non mi ci ritrovo. Sono molto determinato, rimango sempre a lavorare finchè non è tutto finito.

Allora Domenico, raccontaci cosa hai fatto prima d’entrare a Rawfish.

Ho scelto effettivamente una strada un po’ particolare, diplomandomi al conservatorio in musica elettronica. Nel frattempo però, ho fatto anche diversi corsi d’informatica, specialmente Java e sviluppo Android in Kotlin. Ho anche ottenuto l’OCA (Oracle Certified Associate). Sono da sempre appassionato d’informatica, e ho deciso di applicarla alla mia passione per la musica, creando plug in per audio e video, programmi per musica live ed altri programmini per suonare.

Come sei arrivato a Rawfish?

Come dire, è stato per puro caso. Ho visto un annuncio su Slack che diceva che a Vicenza cercavano figure come la mia. Ho aperto l’annuncio, e ho visto che proponevano anche progetti legati alla musica, molto interessanti. Ma non è stato solo il portfolio ad interessarmi, come Aquarium, ma anche la metodologia con cui si facevano le cose, e l’atmosfera che si respirava già dall’inizio.

Il passaggio da Bari a Vicenza non è stato comunque indolore: ho dovuto lasciarmi dietro la vecchia vita e fare compromessi. La ricerca della casa è stata particolarmente stressante, non immaginavo sarebbe stato così difficile in una città piccola come Vicenza. Alla fine è stata comunque un’esperienza stimolante che mi ha permesso di mettermi in gioco.

Come ti trovi qui?

Molto bene, sia lavorativamente sia come colleghi. Ci si spinge a vicenda a dare il meglio e di più, produttività massima. Anche se l’ambiente è esigente (al punto giusto, per carità), è molto sano, pulito e trasparente; ciò mi facilita di molto sia il lavoro, che le interazioni con la gente. Mi trovo veramente bene.