Da Novembre si è aggregata al team di sviluppo Elisabetta, la prima sviluppatrice donna qui in Rawfish!
Conosciamola meglio, anche perché è appena tornata da un’esperienza in Rawfish Bali, riuscendo a coniugare surf & code, durante la giornata!
Ciao Elisabetta! Di cosa ti occupi? Qual è il tuo ruolo in Rawfish?
Ciao. Mi occupo dell’implementazione di applicazioni web e della gestione di progetti digitali.
Raccontaci qualcosa delle tue esperienze precedenti. Com’è stato il passaggio in una realtà come Rawfish, che è più simile ad una startup che ad una corporate?
Ho lavorato per diversi anni in delle Software House a Milano e Bologna, ho gestito e sviluppato progetti web da freelance e negli ultimi tre anni ho collaborato con un’agenzia creativa di fama internazionale.
Di queste esperienze mi porto dietro dei metodi di lavoro, una ampia conoscenza delle tipologie di clienti e delle diverse attività di sviluppo di applicazioni digitali. Non meno importanti, in questo percorso, sono state le relazioni umane.
L’ avventura in Rawfish è da poco iniziata e i motivi che mi hanno convinto a farne parte sono legati all’atmosfera che ho percepito. Rawfish ha l’identità di un’azienda seria, ambiziosa e pronta ad affrontare le novità con il giusto entusiasmo e apertura mentale. Le persone che ne fanno parte, si distinguono per professionalità e umanità, e contribuiscono a renderla un posto accogliente e piacevole.
Da quanto tempo vivi a Milano? Qual’è il tuo rapporto con la grande città? E quale invece con la tua Calabria?
Vivo a Milano da più di 6 anni ma ho vissuto in altre città per altrettanto lungo tempo. Ogni luogo mi ha trasformata e arricchita nella crescita. Milano, nello specifico mi ha dato la possibilità di essere, provare, sperimentare e reinventarmi, sia in ambito professionale che personale.
La Calabria invece è il luogo della mia infanzia e dei primi anni di gioventù. E’ una regione con molte potenzialità e abbastanza sconosciuta ai più. Sono legata affettivamente e mi piacerebbe prima o poi riuscire a pensarla come qualcosa in più del semplice concetto di casa.
Sei la prima sviluppatrice donna in Rawfish. In generale, trovi sia difficile essere donna nel mondo tech? Hai mai sentito il peso della differenza di genere?
Ho una formazione ingegneristica, e come è noto il contesto è decisamente maschile. Con gli anni mi sono abituata ad essere una minoranza, ma non ho mai percepito una grande differenza di genere. Piuttosto mi sono sentita di rappresentare una novità positiva e ho ricevuto sempre il giusto spazio, ne più ne meno degli altri. Magari sono stata fortunata, non saprei, ma credo che nei contesti lavorativi, contino più le capacità e i comportamenti delle persone che l’appartenenza ad un genere. La vera domanda che mi sono posta in questi anni, è perché le donne non sono attratte dal mondo tech, e meno se sono ben accette o meno.
Ma ora passiamo alle cose serie: com’è andata a Rawfish Bali?!!
E’ stata un’esperienza più che positiva e desiderata. Rawfish Bali è “casa”. E’ un posto dove si riesce a conciliare facilmente lavoro e vita a contatto con la natura. Per gli amanti del surf come me, poi, è uno dei posti migliori al mondo dove praticarlo e ritrovarsi con una comunità di amanti del mare proveniente da ogni parte del mondo. Inoltre, le connessioni lavorative e i luoghi dove crearle non mancano affatto.
Frase celebre di Elisabetta Pisano?
Se dici diverso, per me dici interessante.